venerdì 12 settembre 2008

La Cappella Sistina e la connessione Michelangelo







Esistono numerosi tentativi, coinvolgendo diverse discipline, che cercano di dare una chiave di lettura, più o meno originale, al capolavoro di Michelangelo.

Il capolavoro della Sistina è universalmente riconosciuto; è, infatti, un ambiente rettangolare illuminato da sei grandi finestre centinate su ciascuno dei lati lunghi e coperto da volta a botte ribassata, vedi figura.
Ogni aspetto di questa Cappella ha avuto contributi importanti e originali. Michelangelo realizzò la volta pensando ad una grande composizione con diverse figure, ognuno con un proprio ruolo e una sua collocazione: quello che ne venne fuori fu una superficie riccamente illustrata con infinita maestria.

Negli spazi rettangolari, fra gli archi, vi sono 9 quadri raffiguranti le fasi della Genesi fra cui la creazione del primo uomo. L’ intera parete di fondo è coperta dal Giudizio Universale, affresco celebrato e universalmente riconosciuto dipinto da Michelangelo tra il 1536 ed il 1541 e restaurato tra il 1990 ed il 1994. Tutta la grandiosa scena rappresentata è in movimento, ma la moltitudine di figure segue un rigoroso ordinamento. In alto al centro domina il Cristo supremo giudice ed a lui si accosta la figura di Maria Vergine, mentre, tutto intorno, si affollano le figure di santi e di angeli che compongono il Paradiso. In basso i dannati vengono precipitati in basso dove li attendono Caronte, con la sua barca e Minosse.

La rivista online doppio sogno, rivista internazionale di psicoterapia e istituzioni, per esempio ha pubblicato un interessante articolo di Andrea Tranquilli e Antonio Luccarini (http://www.doppio-sogno.it/numero5/ita/tranquilli.pdf) dal titolo “Filosofia e simbolismo della nascita nella “Creazione” di Michelangelo”, come uno dei tanti esempi interpretativi.

Non può mancare un altro contributo, che può senz’altro essere definito originale, che coniuga il pensiero cabalistico con i sentimenti antipapali. Infatti, la casa editrice Rizzoli ha pubblicato il libro “I segreti della Sistina: i messaggi proibiti di Michelangelo nel cuore del Vaticano” del rabbino Benjamin Blech e di Roy Doliner.

Gli autori però non offrono prove documentate né osservazioni per avvalorare quanto sostengono.

Sicuramente esistono tutti i presupposti per suscitare un serio dibattito sulle argomentazioni, più o meno serie, proposte da questo libro.

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